“WORLD EATING DISORDERS DAY” CONTRO I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

La giornata mondiale accende un ulteriore focus su anoressia, bulimia e altre patologie afferenti

 

Ricorre oggi il “World Eating Disorders Day” che accende un ulteriore focus sui disturbi dell’alimentazione, un fenomeno che nel mondo interessa oltre tre milioni di persone. Le conseguenze dirette di tali disturbi si traducono in anoressia, bulimia, disturbo da abbuffata compulsiva, ruminamento notturno, ovvero quelle patologie che necessitano di sorveglianza e cura e che vedono scendere in campo i centri specializzati. La Basilicata è un’eccellenza in tale campo infatti l’ASP, secondo gli indirizzi del competente Dipartimento Regionale, eroga specifici servizi e prestazioni rivolti ad una particolare area di vulnerabilità socio-sanitaria attraverso le sue strutture aziendali come il Centro per i Disturbi Alimentari “Giovanni Gioia” di Chiaromonte incardinato nel Dipartimento Salute Mentale e diretto da Rosa Trabace. Il centro, in modalità residenziale (16 posti letto) e ambulatoriale, nel solo 20024 ha preso in carico 46 pazienti residenziali e 63 ambulatoriali.

Dal 2025 in Basilicata, grazie all’interesse della Regione e del Dipartimento alla Salute e Politiche della Persona, è stata emanata a supporto di tali patologie la proposta di legge per la “prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” che mira ad inserire in maniera innovativa alcuni strumenti tecnologici avanzati, come l’intelligenza artificiale da impiegare per la diagnosi precoce, oltre ad una piattaforma digitale per il monitoraggio dei pazienti. Non solo, la legge che ha una copertura finanziaria di 650mila euro, prevede anche l’istituzione di una cabina di regia regionale che coordini tutte le iniziative in materia e che possa permettere la creazione di una fitta rete di ambulatori e centri residenziali specializzati. E poi l’introduzione di un “Codice Lilla” (il colore con cui vengono identificati i disturbi dell’alimentazione) all’interno dei Pronto Soccorso in maniera da assicurare una risposta rapida a chi giunge in ospedale con una patologia da disturbo alimentare. Spazio anche ai progetti nelle scuole, per ‘educare’ le fasce più a rischio. Il centro lucano accoglie ragazze e ragazzi a partire dai 12 anni di età perché fino ai 20/22 anni è altamente attenzionabile il range di pericolosità che, complice un’idea sbagliata nel considerare il corpo soprattutto femminile, porta sempre più giovanissimi a finire nella trappola dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Per cui la legge prevederà progetti educativi e di sensibilizzazione destinati alle scuole.

La prevenzione diventa l’arma principale per poter contrastare un fenomeno sempre più in crescita che cela dietro di sé anche problematiche sociali e di disagio.

Eliana Positano- Giornalista, Portavoce Asp Basilicata