Direttore f.f. Dipartimento Post Acuzie Continuità Ospedale Territorio: Dr. Gianvito Corona
UOSD Lungodegenza Riabilitativa Chiaromonte - Direttore: Dr. Giacomo Lamboglia
“L'UO di Lungodegenza Riabilitativa accoglie pazienti in fase di post-acuzie, relativamente stabilizzati, ma ancora a rischio di instabilità clinica e di disabilità ingravescente, che necessitano di terapie mediche e nursing qualificato, non erogabili in setting alternativi al ricovero ospedaliero, oltrechè di un programma e progetto personalizzato di riabilitazione estensiva”.
UOSD Lungodegenza Riabilitativa di Chiaromonte
Personale | Nominativo | Telefono |
Direttore | Giacomo Lamboglia | 0973 641244 |
Dirigenti Medici | Maria Bennardo Giuseppe Valicenti |
0973 641278 0973 641242 |
Caposala | Giuliana Giannone | 0973 641242 |
N.16 ubicati presso il 4° piano del plesso Ospedaliero di Chiaromonte
Il ricovero nella UO avviene per trasferimento programmato da UO per acuti di altre aziende sanitarie o a seguito di valutazione nei propri ambulatori sia internistico che fisiatrico o dopo segnalazione del Medico di Medicina Generale. Gli obiettivi della UO si focalizzano sulla complessità clinica e sulla fragilità caratteristiche specifiche del paziente soprattutto geriatrico:
- presa in carico globale, con assistenza sanitaria mirata alla prevenzione ed alla cura delle sindromi geriatriche ed al recupero funzionale/mantenimento delle abilità residue
- continuità assistenziale ospedale-territorio, con individuazione precoce del rischio di dimissione protetta
- Malattie internistiche a lenta risoluzione, croniche e/o invalidanti in fase post-acuta
- Postumi di interventi di chirurgia generale o vascolare con lenta stabilizzazione delle condizioni generali
- Riabilitazione estensiva dopo frattura di femore o interventi di artroprotesi di anca e ginocchio, o dopo accidenti cerebrovascolari (ictus ischemico o emorragico)
- Malattie degenerative irreversibili ed oncologiche
- Malattie dementigene con disturbi psicotici e della sfera affettiva (psicogeriatria)
- Continuità assistenziale con particolare attenzione della equipe in fase di pre-dimissione (colloqui ed educazione del caregiver o dei familiari; prescrizione degli ausili necessari a garantire il migliore inserimento del paziente a domiclio oltre al massimo livello di autonomia
- attivazione dei servizi territoriali nei casi che richiedono supporto assistenziale al domicilio o inserimento in strutture residenziali”